Quesiti tecnici
- Quale vetro scegliere in funzione della sua collocazione e prestazione?
La norma UNI 7697 : 2007 fornisce i criteri di scelta (minima) dei vetri da usarsi, sia in esterni che in interni, in modo che sia assicurata la rispondenza frà prestazioni dei vetri e requisiti necessari per garantire la sicurezza dell’utenza.
Questa norma non si sostituisce in applicazioni vetrarie coperte già da norme specifiche, es.vetri per mobili, mezzi di trasporto terrestri e navali.
Di seguito alcuni esempi:
- Terziario: i vetri interni debbono essere temperati o stratificati indipendemente dall’altezza del piano di calpestio, i vetri esterni debbono essere temperati o stratificati se entrano in contatto con le persone, in caso contrario possono essere vetri normali.
- Residenziale: tutti i vetri che hanno il lato inferiore a meno di 100cm dal piano di calpestio debbono essere temperati o stratificati, sia che siano posizionati internamente che esternamente.
- Parapetti: è obbligatorio l’utilizzo di vetri stratificati anticaduta nel vuoto che debbono essere intelaiati nei 4 lati (no morsetti), in assenza di telaio ma fissaggi puntuali o morsetti con fori nel vetro debbono essere utilizzati vetri temperati-stratificati-induriti di opportuno spessore con prestazioni meccaniche come da D.M. del 14/01/2008 G.U. 29 del 04/02/2008.
- Scuole, ospedali e luoghi pubblici: tutti i vetri interni ed esterni stratificati o temperati.
- Tettoie: vetri stratificati o stratificati temperati.
- Perché si forma la condensa sui vetri?
La condensa superficiale esterna sulle vetrate isolanti può verificarsi sia all’interno sia verso l’esterno dell’edificio. Quando è all’interno dell’edificio, è dovuto principalmente ad un’alta percentuale di umidità relativa nell’ambiente confinato, associato a una bassa temperatura esterna. Le vetrate installate in cucine, bagni ed altri locali a innalzamenti di umidità relativa possono subire tale fenomeno. Quando appare all’esterno dell’edificio, la condensazione è dovuta principalmente alla perdita di calore notturno della superficie esterna del vetro per effetto della cessione radiativa infrarossa (calore) in condizioni di cielo sereno,associata ad alta umidità, ma senza pioggia, nell’atmosfera esterna. Questi sono fenomeni dovuti alle condizioni atmosferiche, non riferibili alle vetrate.
La comparsa di condensa può essere limitata utilizzando vetrate isolanti con trasmittanza termica (val. Ug) particolarmente basso.
- Come aumentare l’isolamento acustico di una finestra già esistente?
Un sistema molto semplice ed economico, che non comporta opere murarie, per migliorare l’isolamento acustico di un edificio è l’installazione di vetrate isolanti fono-assorbenti ottenuto utilizzando speciali film plastici acustici, che possono arrivare a migliorare le prestazioni della finestra. Dette vetrate vengono composte con vetro stratificato.
- Quale vetro è consigliato per grandi aperture esposte a forte irraggiamento solare?
Nelle aperture esposte a forte irraggiamento solare è opportuno prevedere vetrate isolanti a controllo solare composte con lastra esterna basso emissiva selettiva, in modo da riflettere verso l’esterno la parte infrarossa della luce.
- Quando si verificano le rotture del vetro per shock termico?
Si ha shock termico quando la lastra è esposta a brusco raffreddamento, partendo da una temperatura notevolmente superiore a quella dell’ambiente tale da sovvertire l’equilibrio pensionale interno della lastra stessa. SI ha rottura quando una lastra sia stata parzialmente riscaldata per forte insolazione a causa di coni d’ombra dovuti a piante edifici, frangisole, tende, ecc., creando così una temperatura differenziata sulla stessa.
- Pulizia.
La pulizia delle vetrate isolanti ed di ogni vetro piano deve essere eseguita utilizzando acqua o prodotti detergenti neutri, facilmente reperibili in commercio, idonei e non abrasivi. Non è contemplata la pulizia con nessun tipo di strumento metallico o abrasivo.